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Le banche italiane e la sfida della digitalizzazione

 

Fanno notizia quando emergono scandali, quando subiscono scalate ostili, quando si rinnovano i vertici. Oppure, nelle scorse settimane, ha tenuto banco la possibile (mancata) fusione tra Monte Paschi Siena e Unicredit. Si parla molto di banche e dei risvolti politici e occupazionali, e tuttavia il sistema bancario sta vivendo una trasformazione industriale e organizzativa senza precedenti. Merito, in gran parte, del processo di digitalizzazione che sta investendo il nostro paese e della forte accelerazione portata dai lockdown.

 

Digital Banking: Banking-as-a-Service, Open Banking & Digital Transformation 2020-2024, uno studio pubblicato da Juniper Research, prevede una crescita del 54% per il settore digital banking. Una crescita trainata sia da banche solo online e sia dalla trasformazione digitale da parte dei grandi gruppi bancari e finanziari internazionali. Entro il 2024 gli utenti complessivi del digital banking saranno 3,6 miliardi, contro i 2,4 miliardi del 2020. Una crescita dovuta alle esperienze estremamente personalizzate che banche, ma anche assicurazioni digitali, riescono ad offrire.

 

PERSONALIZZARE L’ESPERIENZA

Il cuore della sfida è raggiungere il massimo livello di personalizzazione dell’esperienza dei clienti. Le banche che riusciranno a arrivare al cuore delle persone con App facili da usare, intuitive, complete e soddisfacenti, saliranno sul podio. Le altre saranno di rincorsa. Gli strumenti di gestione finanziaria personale si svilupperanno con sistemi di Intelligenza Artificiale. Non è un caso che banche e società finanziarie stiano assumendo in prevalenza esperti di information technology, data scientist e project manager, e che spingeranno sempre di più sull’innovazione di prodotto e sul coordinamento dei sistemi informativi.

 

OPEN BANKING E FINTECH

Un’altra innovazione è oramai matura, sia sul piano normativo che tecnologico: si chiama open banking. Nel solo Regno Unito, a settembre 2021, sono avvenute 2,6 milioni di transazioni di pagamento da terze parti (fonte: opebanking.org.uk). La crescita è potente ma il potenziale lo ancora di più. La partita è garantire la sicurezza dell’open banking per tutti, dall’istituto di credito fino al consumatore finale. E mentre gli analisti prevedono l’avvento di “super-app” sul modello cinese, ossia applicazioni per smartphone in cui il cliente ha tutto a disposizione, dai servizi bancari e assicurativi fino alla mobilità e allo shopping, ecco che le fintech italiane Satispay e Young Platform, quest’ultima principale exchange italiano di criptovalute, stringono un’alleanza per rendere più semplice l’acquisto di bitcoin. A conferma della grande vitalità del settore fintech.

 

Il futuro dei servizi finanziari passa per l’abilitazione allo scambio di dati. Non tutte le banche hanno ancora intrapreso un definitivo percorso di digitalizzazione dei servizi finanziari, dall’home banking agli investimenti fino al brokeraggio. Stiamo assistendo ad una fuga dai sistemi finanziari e bancari tradizionali in cerca di piattaforme solide e sicure, un livello di digitalizzazione affidabile e facili da utilizzare. La tendenza è chiara: la banca sarà sempre meno sportello tradizionale e semplice istituto finanziario, sarà sempre più un erogatore completo di servizi. Grazie allo scambio dati, le banche potranno fornire servizi integrati ai processi di acquisto di altri settori. Perché l’accelerazione al digitale chiesta dai cittadini è molto più forte e veloce di come si stanno muovendo le istituzioni e la società.

 

APPLICATION MANAGEMENT

Innovare è ottimizzare le performance e migliorare l’efficienza di tutte le applicazioni aziendali, evitando problemi che possano interferire con la produttività e con la sicurezza aziendale. L’Application Management rappresenta una modalità specifica di manutenzione del software che consiste nel mantenere aggiornata e correttamente funzionante un’applicazione software sulla base di regole e di SLA (Service Level Agreement) predefiniti. Tale approccio sistematizzato di Application Management consente alle aziende di individuare e tenere sotto controllo le aree IT che generano maggior valore al business, ottenendo nel tempo significativi vantaggi per affrontare con successo il mercato.

 

Il servizio di Application Management riguarda il presidio applicativo delle procedure, il servizio di help desk tecnico per il funzionale IT e funzionale per gli utenti, la gestione delle attività periodiche e/o rilevanti, la manutenzione correttiva (attività di bug fixing / modifica software) e la manutenzione adeguativa, nonché la gestione di prove periodiche di disaster recovery. Un efficace processo di Application Management è in grado di: 1) accelerare lo sviluppo e l’innovazione; 2) aumentare la flessibilità organizzativa; 3) semplificare l’integrazione dei sistemi; 4) ridurre tempi e costi di manutenzione; 5) ridurre la possibilità di errori e portare notevoli vantaggi competitivi.

 

IL PARERE DELLA MANAGER

“Siamo presenti presso i più importanti istituti bancari sul territorio italiano – spiega Dionisia Esposito, responsabile operations di Energee3 – vantando uno staff di trenta persone con esperienza tecniche e funzionali. La disponibilità di risorse specializzate sui processi bancari, le tecnologie ed il project management unite alla possibilità di avvalersi di risorse in near shore che si relazionano direttamente con i clienti, rendono l’offerta di Energee3 estremamente innovativa e competitiva”.

 

Con la crescita del numero di applicazioni presenti in azienda e della loro complessità è sempre più difficile affidare i processi di Application Management a team IT interni. Energee3 è il partner ideale con cui affrontare queste tematiche e a cui affidare l’implementazione dei processi che ruotano intorno alle best practice dell’Application Management.

 

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